Per come la vedo, Civati (e Serracchiani) sono preferibili per una concezione più collettiva della partecipazione politica. Evoluzione della specie, più che Big Bang:
E deve cambiare anche la sinistra, che però non deve diventare destra, perché l'abbiamo già vista, questa storia, e non è che ci sia piaciuta più di tanto. E non è che sia moderno, chi la pensa così.Che poi il problema, per me, è da anni lo stesso: può la sinistra cambiare senza diventare destra? Può smarcarsi da certe posizioni politico/culturali ormai vetuste, mantenendo una sua cifra caratteristica? Secondo me sì, la questione è innanzitutto come, in secondo luogo bisogna vedere in quanti siano disposti a farla, una sinistra così.
Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio o, se preferite rimanere in metafora, il problema non è l'esplosione primigenia, ma l'accrescimento, come nota Samuele. Quale universo ci attende, insomma. E dove saremo noi.
Può servire a tutto questo una personalità vitale e mediatica come Renzi? O dopo diciassette anni di politica mediatica, di tutto abbiamo bisogno tranne di un Berlusca che aspiri la 'c'? Non so...
Nel frattempo, dispiace vedere come i Bersani di turno si stiano cacando in mano, proprio loro che cianciavano di rimboccarsi le maniche. La reazione scomposta del segretario a Renzi e alla Leopolda 2 tradisce un timore ed un attaccamento allo status quo decisamente eccessivo. E' chiaro che i giovani non siano necesariamente migliori degli anziani, ma almeno alcuni giovani stanno provando a fare quello che da troppo tempo ci si sarebbe aspettato dagli anziani, che invece si continuano a dimostrare tali, se non anagraficamente, senza dubbio politicamente...
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