domenica 30 ottobre 2011

Sorrentino, Antony e l'amico di famiglia

Di Paolo Sorrentino vorrei parlare in un altro post.
Adesso, vorrei sottoporre all'attenzione del gentile pubblico quello che, imho, è uno degli inizi di film più belli che siano mai stati girati. Con una scelta del brano musicale (My Lady Story, di Antony and the Johnson) semplicemente perfetta.
Ah, il film in questione è "L'amico di famiglia", del 2006.

Continuo a sperare

Continuo a sperare che Matteo Renzi e Pippo Civati riprendano a lavorare insieme, pur con le loro differenti visioni del cambiamento. Temo non sarà facile, più per lo smaccato personalismo di Renzi che per una (comunque innegabile) differenza di programmi. Peccato, perché ho idea che la complementarità fra i due potrebbe portare beneficio...
Per come la vedo, Civati (e Serracchiani) sono preferibili per una concezione più collettiva della partecipazione politica. Evoluzione della specie, più che Big Bang:

E deve cambiare anche la sinistra, che però non deve diventare destra, perché l'abbiamo già vista, questa storia, e non è che ci sia piaciuta più di tanto. E non è che sia moderno, chi la pensa così.

Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio o, se preferite rimanere in metafora, il problema non è l'esplosione primigenia, ma l'accrescimento, come nota Samuele. Quale universo ci attende, insomma. E dove saremo noi.
Che poi il problema, per me, è da anni lo stesso: può la sinistra cambiare senza diventare destra? Può smarcarsi da certe posizioni politico/culturali ormai vetuste, mantenendo una sua cifra caratteristica? Secondo me sì, la questione è innanzitutto come, in secondo luogo bisogna vedere in quanti siano disposti a farla, una sinistra così.
Può servire a tutto questo una personalità vitale e mediatica come Renzi? O dopo diciassette anni di politica mediatica, di tutto abbiamo bisogno tranne di un Berlusca che aspiri la 'c'? Non so...

Nel frattempo, dispiace vedere come i Bersani di turno si stiano cacando in mano, proprio loro che cianciavano di rimboccarsi le maniche. La reazione scomposta del segretario a Renzi e alla Leopolda 2 tradisce un timore ed un attaccamento allo status quo decisamente eccessivo. E' chiaro che i giovani non siano necesariamente migliori degli anziani, ma almeno alcuni giovani stanno provando a fare quello che da troppo tempo ci si sarebbe aspettato dagli anziani, che invece si continuano a dimostrare tali, se non anagraficamente, senza dubbio politicamente...

sabato 15 ottobre 2011

Buon Compleanno, Italo


Google ci ricorda con l'ormai usuale doodle personalizzato che oggi ricorre l'ottantottesimo anniversario della nascita di Italo Calvino.
Per chi lo ama fin da bambino, come me, un'occasione per ricordare un grande scrittore (e non solo), e magari per leggere o rileggere qualcosa di suo.
Per quanto mi riguarda, visto che in questo periodo sto leggendo molti racconti di un altro scrittore enorme, Dino Buzzati, forse leggerò proprio Le Cosmicomiche, alle quali il doodle di Google fa riferimento.
Buona lettura!

sabato 8 ottobre 2011

Amanda, il Fatto, Libero (...e Silvio, sì, sempre lui)

A qualche giorno dalla sentenza, Stefano Nazzi sul Post scrive questo articolo che condivido in pieno.
Ne traggo un passaggio particolarmente significativo, ma vi invito a leggerlo per intero qui

"Quello che veramente trovo ormai insopportabile è che per qualcuno o si sta sempre e comunque con i pubblici ministeri, anche se la fanno grossa, o si viene arruolati tra i cattivi. Tu osi pensarla diversamente dal pubblico ministero? Allora sei berlusconiano. Allora stai di là."

venerdì 7 ottobre 2011

Per esigenze

Questa per caso l'ho vista anche io, l'altra sera, zappettando. Ho cambiato canale mentre vomitavo.


Intervistatore: “Ma qui è tutto abusivo. Perché continuate a costruire?”
Tizio sulla spiaggia: “Per esigenze”
Intervistatore: “Esigenze di cosa, scusi?”
Tizio: “Esigenze di seconda casa”


Qui il servizio completo, da Le Iene

giovedì 6 ottobre 2011

Dall'Apple //c all'iPod. Grazie, Steve...(updated)

Non lo so.
Eppure il mio ultimo Mac è rosso. Voglio dire, è un iMac col tubo catodico. Preistoria.
E poi non ce l'ho, l'iPhone, e nemmeno l'iPad per dirla tutta.
L'iPod, quello da 30 GB, ecco, quello ce l'ho, e lo uso tutti i giorni, ininterrottamente, da anni.
Eppure, dicevo, la morte di Steve Jobs, pure prevista e ampiamente annunciata, mi ha lasciato un po' più vuoto. Un pezzettino delle cose che negli ultimi venticinque anni hanno accompagnato la mia vita è andato.
Dall'84, quando cominciai ad armeggiare con un Apple //c, passando per il Mac LC II di Beatrice, poi il Performa (il primo PowerPC) e poi il G3, e l'iMac Dv...fino ad oggi, in cui si (stra)parla di iPhone,iPad e Androidi, e sempre un po' a vanvera.
Apple mi ha dato parecchio (anche se per me Apple Computer Inc.  conterà sempre più di Apple Inc.).
Ci sarà tempo per riparlare delle contraddizioni. Dopo. Quindi per adesso grazie, Steve, visionario ragazzo affamato...

 
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