sabato 21 febbraio 2009

Non c'è bisogno di essere piddini...

...per condividere questa breve e spontanea disamina di Scalfarotto:

Qui da noi, al Partito Democratico, va tutto bene. Una drammatica crisi di consenso, le dimissioni di Veltroni che hanno lasciato il partito acefalo; fuori, le ronde padane in giro per le città, Berlusconi che fa il bello e il cattivo tempo e il nostro gruppo dirigente cosa fa? Si ricompatta, si autoconferma la fiducia e senza dire nemmeno una parola di autocritica o di analisi della situazione (le prime le sto sentendo da Gianni Cuperlo in questo momento) nomina il vicario del leader precedente, come se l'unico problema che il PD aveva e che gli ha fatto perdere il 10% dei voti in pochi mesi fosse la presenza fisica di Walter Veltroni. Zac! Via Walter, via il dente, via il dolore. (continua)


Comunque la si pensi in proposito, continuo a credere che abbiano fatto la cosa peggiore, in assoluto. Contenti loro...ooops, l'ho già detto, mi sa.

Aggiornamento:

Io credo che i delegati presenti oggi fossero molto pavidi e spaventati. Ha prevalso quel che prevale da anni, ed evidentemente prevarrà in questo partito fino a quando resteranno in sette-otto: ha prevalso la mancanza di coraggio, la paura del nuovo, e l’attaccamento a modelli vecchi e conosciuti, persino quando si sono dimostrati mille volte perdenti, persino quando il fatto che il mondo e le cose siano cambiate è scritto in corpo mille (Luca Sofri)

4 commenti:

  1. come detto altrove, Franceschini ha doti di leadership pari a quelle della mia fava. A questo punto tanto valeva nominare Fini.

    Ha idee piu' di centrosinistra di Franceschini, un carneade vicario della chiesa che non conta UN CAZZO.

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  2. per rimanere aggrappati ai loro affarucci, hanno definitivamente firmato la loro condanna a morte.
    Contenti loro.
    Che rabbia, però.

    elle

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  3. boh, ragazzi, boh...ogni tentativo di comprensione è fuori dalla mia portata. O meglio, no: è alla portata di chiunque, come dice elle in fondo si tratta di rimanere attaccati con le unghie e i denti ad un modo di fare politica che imho è perdente. Intendiamoci, il potere, le poltrone, fanno gola a tutti e ciò non mi scandalizza più di tanto. Se però l'eezione di Franceschini, per quanto ridicola, mostrasse un qualsiasi volontà di guardare lontano, proverei a capire. Ma non è così. Si continua a pensare all'immediato domani.
    Ma chissenefrega di perdere o vincere le europee.
    Come ho scritto altrove, l'obbiettivo (di Uòlter prima, dei piddini e della 'sinistra' tutta poi) doveva essere quello di costruire in cinque anni (ma anche dieci) una seria alternativa non tanto a Berlusconi (chissenefrega di Berlusconi, e poi...sarà mica eterno) quanto alla politica in genere che in Italia è stata portata avanti negli ultimi anni (decenni?).
    Obbiettivo fallito, anzi nemmano ambito.
    Bene, tenetevi Franceschini. Io guardo altrove.

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  4. @ Dem: su Fini ho già detto altrove. Non è così assurdo come sembra a primo acchito. Ne riparleremo.
    Sulla tua fava: anche in tal caso, mi consenta, guardo altrove ;-)
    Tuttavia sicuramente ha doti di leadership maggiori di quelle di Franceschini.

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